Nelle aziende, ci sono degli orizzonti temporali di breve termine che vengono usati per pianificare, controllare e raffrontare l’andamento di qualsiasi cosa, dalle vendite alle interazioni sui social media. E, naturalmente, per il bilancio. I quarter e gli half.
L’anno si divide convenzionalmente in quattro quarter, ossia trimestri:
Q1 comprende gennaio, febbraio e marzo;
Q2 aprile, maggio e giugno;
Q3 luglio, agosto e settembre;
Q4 ottobre, novembre e dicembre.
L’anno si divide anche in due semestri, in inglese half, per gli amici H, quindi abbiamo H1 che va dal 1 gennaio al 30 giugno e H2, dal 1 luglio al 31 dicembre.
Io ho copiato questa consuetudine per tenere d’occhio il mio bilancio personale e quello della famiglia. La scadenza di H1 mi consente di vedere di quanto mi sto discostando dagli obiettivi prefissati e di capire se e come posso aggiustare la rotta.
La fine di un quarter e quella di un half sono dei buoni momenti per fare dei bilanci parziali di come sta andando l’anno, perché i buoni propositi sono nulla senza un bel check up periodico.
In H1 ho speso un botto in skincare. Non potendo dormire quanto dovrei per motivi dipendenti dalla volontà di un essere molto piccolo e molto mattiniero, ho ben pensato che delle nuove creme potessero fare la magia di restituirmi la mia solita faccia.

Non ce l’hanno fatta, ovviamente: ho l’aspetto di uno zombie ugualmente, ma vedere nitidamente che ho esagerato su quel fronte mi motiva a non comprare più nulla finché anche l’ultima goccia dell’ultimo prodotto in fondo al cassetto non sarà finita.
Manca ancora un mese alla chiusura del quarter ma ho già un’idea di quelli che ho combinato.
Breve discorso motivazionale prima di fare i conti
Se hai iniziato a tenere traccia delle tue spese all’inizio dell’anno, benissimo! 10 punti Grifondoro per te, salta al blocco successivo.
Se hai iniziato a leggere questa newsletter a metà anno, scommetto che le buone intenzioni non ti mancano. Ma.
“Ma ehi, queste cose si fanno bene, inizio a tracciare dal mese prossimo, no ma che senso ha, dai lo faccio a gennaio, però intanto leggo tutto bene, benissimo, e giuro che dal 1 gennaio dell’anno prossimo mi segno tutte le spese, pure l’euro che ho dimenticato nel carrello”
cit: tu.
NO. ENNE O. Non c’è momento migliore di subito per iniziare a capire come e quanto spendi. Quindi tira giù il file excel che trovi già pronto sull’home banking e comincia a fare i conti. Nel primo numero della newsletter trovi come catalogare le spese.
“Eh ma ho usato tanti contanti, il tracciamento non sarà mai preciso”. Chi se ne frega. Meglio avere un’idea vaga che non averne nessuna.
Facciamo i conti
E li facciamo velocemente, perché bisogna prendersi tempo per analizzare i risultati.
somma le spese della stessa categoria sostenute in Q1
fai la stessa cosa con quelle di Q2,
confronta i due trimestri: quali sono i picchi? Si somigliano? Quali abitudini di spesa sono cambiate da uno all’altro e perché?
somma i due trimestri per avere il bilancio consuntivo di H1 e parti da questi numeri per fare un confronto con le aspettative di inizio anno.
Già che sei qui, prova a fare una previsione delle spese per la seconda metà dell’anno e se possibile datti degli obiettivi. Se non di risparmio, di spesa. Vacanze estive, quanto prevedi di poter spendere? A settembre devi affrontare delle spese particolari? Partirai a Natale? Queste sono solo alcune delle domande da farsi quando si fa una previsione, o forecast.
Hai tempo fino al 30 giugno per fare ordine (quantomeno mentale) e affrontare con più consapevolezza H2.
Incipit della settimana
Defoe, Moll Flanders, Feltrinelli
Se Moll Flanders, dopo tutto quello che ha passato, nel Q4 della sua vita svolta, forse possiamo farcela anche noi?
52 week challenge
Sorry.
In H1 ho bucato tutti gli obiettivi personali che mi ero prefissato il 31.12 di H2 2023. Come da tradizione.