Ma in che senso, promosso per finta? Ieri ero executive, adesso sono manager, sono stata promossa, l’ho messo su Linkedin, l’ho anche detto a mia nonna!
Ma a parte la tua firma nella mail e il tuo profilo Linkedin, cosa altro è cambiato?
Lo stipendio è più alto?
Hai nuovi benefit come buoni pasto più alti, un’assicurazione sanitaria migliore?
Ti hanno affidato delle persone da coordinare?
Ti invitano alle riunioni in cui si prendono le decisioni?
Se la risposta a queste domande è no, mi sa che siamo in presenza di una promozione farlocca. Facciamo la controprova.
Ti hanno affidato più responsabilità?
Il tuo lavoro prevede nuove mansioni più complesse?
Se la risposta è sì, confermo la diagnosi.

Se lavori da un po’ di tempo, sai di che parlo. Probabilmente hai promosso qualcuno per finta qualche giorno fa. Probabilmente hanno promosso per finta anche te, qualche anno fa.
Sono stata “vittima” della promozione farlocca un paio di volte, job title che crescevano e stipendio al palo, nonostante le mie responsabilità fossero aumentate enormemente in termini di persone da coordinare e dell’importanza dei progetti che seguivo.
Un job title nuovo fiammante è un ottima scusa per aggiornare Linkedin e beccarsi i “congrats” preimpostati dei contatti sconosciuti, ma non può diventare una scusa per farti sommergere di nuovi task a costo zero.
Chiedere “pare brutto”, però lo devi fare
In alcune aziende, l’estate è il momento dei salary round, ossia delle revisioni salariali per la forza lavoro. Insieme ai salari vengono spesso anche rivisti i job title e decise le promozioni. Tu lo sai quando sono in salary round nella tua azienda?
No? Male. Perché ti stai perdendo l’opportunità di chiedere una promozione e/o un aumento nel momento giusto.
Anche se in Italia chiedere “pare brutto”, e i tuoi genitori ti hanno insegnato che chiedere quello che ti spetta è accattonaggio bello e buono, hai deciso di fare questo passo. Chiederai un aumento. Hai preso appuntamento con la tua capa, hai fatto l’elenco di tutte le cose belle e buone che hai fatto per l’azienda. Ma hai sbagliato i tempi, magari è settembre, i salary round sono finiti prima delle ferie e tu ti attacchi.
Quindi, la prima cosa da fare è informarsi sul periodo dell’anno in cui i salari vengono rivisiti e le promozioni decise.
Puoi così decidere la strategia migliore per costruire la tua richiesta di promozione. Secondo me non esiste la formula giusta e sempre valida per chiedere e ottenere una promozione non farlocca, ma esiste di sicuro quella sbagliata.
Puntare il dito contro chi, secondo te, ne ha ricevuta una immeritata. Capiamoci, le promozioni immeritate a vario titolo esistono, ma non giova alla tua causa parlarne con la persona a cui riporti.
La “gara” è sempre con noi stessi. Fai emergere le cose che hai imparato nell’ultimo periodo e il valore tangibile (economico) che hai generato per l’azienda. Hai creato un nuovo processo che ha dimezzato le riunioni? Bene, hai fatto risparmiare soldi all’azienda. Hai fatto aumentare le visite al sito aziendale grazie ad un progetto che hai ideato/seguito? Anche quello ha un valore economico.
Fai due conti in maniera puntuale e arriva al prossimo salary round con dei dati incontestabili.
Incipit della settimana
Martinelli e Ranieri, Piano B: 10 consigli per cambiare lavoro, Apogeo (R)
Il modo più rapido per ottenere un aumento è cambiare lavoro. Non lo dicono solo le nostre esperienze individuali ma anche i dati. Questo breve manuale propone degli esercizi per elaborare una strategia, utilizzando gli strumenti che le aziende stesse adoperano per le proprie strategie di crescita. Tanto neanche quest’anno leggerai Guerra e Pace in vacanza, lo sappiamo entrambi.
52 week challenge
3, come le settimane che ci separano dal primo lunedì di ferie (si spera).