I Boomer controllano il mondo, ma a noi Millennials andava tutto sommato bene, perché controllavamo internet. Poi è arrivata la Gen Z e possiamo dire che ci siamo giocati anche questa supremazia.
Non ci resta che ritirarci nelle nostre case e illuderci di avere tutto sotto controllo almeno lì, con il robot aspirapolvere che mappa la casa e l’ennesimo rewatch della serie tv che amiamo, dove nessuno muore e niente di male potrà mai accadere.
Questo progressivo chiudersi nella propria intimità domestica è abbastanza fisiologico ad un certo punto della vita e i soldi che spendevamo in vestiti si trasformano in soldi spesi per la nostra casa. Una vera miniera d’oro per chi vuole venderci la qualsiasi, promettendo di rendere la casa più bella, più accogliente e soprattutto più organizzata.
Non so te, ma io ultimamente vedo solo video di invasati e invasate che sistemano casa, travasando cose dai loro contenitori, perfettamente rispettabili, in bottiglie e vasetti di vetro con etichette incollate.
Dispense piene di kg di pasta in barattolo senza tempi di cottura, separatori di cassetti per mettere fine alla guerra mutande vs calzini, vasi di porcellana che contengono le pastiglie per la lavastoviglie. Che voglia di possedere tutto, il set completo costa solo 2 euro su Temu, no?
Come abbiamo fatto a trasformare una cosa normale come tenere un minimo in ordine la casa nell’ennesima performance social? Perché su internet ci sono persone che arredano il frigo? Non è un’iperbole, la tendenza esiste e si chiama fridgescaping, qui sotto un fulgido esempio.
Perché dobbiamo travasare i detersivi e buttarne via i contenitori, che riportano delle informazioni vitali da fornire in caso di ingestione o contatto con gli occhi? Perché ovvio che tu non scambi un pod Dash per una caramella, ma tua figlia o il tuo cane magari sì.
Tutto questo per dirti che, se tra i tuoi buoni propositi di settembre c’è quello di tenere la casa più in ordine, non occorre spendere una lira.
Lo stesso vale per tutti gli altri: non ti serve un’agenda da 40 euro per una migliore organizzazione personale, non hai bisogno del robot da cucina per iniziare a mangiare più sano.
Come stanno andando i tuoi propositi dopo una settimana? E quanti soldi hai già speso per realizzarli?
Incipit della settimana
Siamo negli anni ‘70 e Joanna si trasferisce in provincia con il marito per crescere i figli in un ambiente migliore di New York. Ma come è possibile che a Stepford tutte le donne siano casalinghe perfette, con le case splendenti e la messa in piega impeccabile? Se il libro fosse ambientato ai giorni nostri, potremmo dire che a Joanna sembra di vivere in una board di Pinterest o in un reel di Instagram.
52 week challenge
Perché 30 giorni ha novembre, con april, giugno e settembre.
su questa cosa del travasamento (con o senza esibizione social) aprirei una tavola rotonda, grazie di avermi fatto sentire meno sola nel mio non comprenderla assolutamente