Sabato mattina i miei vecchi Wayfarer si sono spaccati da soli, mentre li tenevo in tasca. Ho sentito chiaramente il crac e mi è venuto da ridere. Sono gli occhiali che indosso da 10 anni, con i quali ho guardato il mondo in momenti molto diversi della mia vita. Graffiati, quasi sempre sporchi e con le viti oramai troppo molli.
Hanno deciso di spaccarsi il giorno dopo che sono tornata da Zurigo ed è questo il motivo per cui mi veniva da ridere. Avevo da poco finito di raccontare a mio marito quanto la settimana passata al Politecnico di Zurigo per il Leadership Program del mio master mi avesse fornito delle “nuove lenti” per osservare la realtà. Crac. Quelle vecchie non esistono più.
Durante la prima giornata di lezione, io e i miei colleghi abbiamo analizzato il nostro modo di vedere la vita - e il lavoro - scoprendo che nella vita ci sono due tendenze.
Exploration, ossia la spinta a lanciarsi verso il nuovo. Exploitation, in italiano sfruttamento, ma senza accezione negativa. Non sono forze contrarie e una non è necessariamente meglio dell’altra.
Ci sono persone che tendono a massimizzare una situazione, un qualcosa che magari conoscono bene e altre che invece tendono a cercare sempre la novità. Pare che essere delle persone in grado di gestire la complessità significhi saper bilanciare questi due slanci della natura umana.
Sono come le lenti degli occhiali 3D del cinema. Quando li metti, le cose “saltano fuori”. Lente Exploration, lente Exploitation.
Nell’analisi fatta su di me - con un test di circa due ore, apparentemente innocuo - è venuto fuori come io sia incline all’exploitation, allo sfruttamento delle situazioni che conosco bene. Insomma, mi piace muovermi nella mia comfort zone. Ovviamente, all’inizio della giornata, ne ero indignata. Ma come, io? Amante della comfort zone? Ma quando mai! Io, che ordino sempre lo stesso panino nello stesso pub in cui vado da 13 anni? Io, che sono stata in vacanza a Berlino per ben 7 volte pur potendo andare dove mi pareva?
Io, che per anni ho spremuto il mio stipendio fino all’ultimo centesimo, scusa perfetta per non dover esplorare modi diversi di usare i soldi?
Conosci te stesso (e il tuo modo di gestire i soldi)
Gestire le proprie finanze in maniera sempre uguale aspettandosi che qualcosa cambi. O, al contrario, investire forsennatamente in qualsiasi meteora prometta ricchezza. Sono due estremi che non possono funzionare. Per gestire i propri soldi bisogna avere consapevolezza della propria propensione al rischio (exploration) e del proprio bisogno di sicurezza (exploitation).
Da che parte pende la tua bilancia? Come puoi sfruttare meglio quello che guadagni e al contempo esplorare di più le possibilità che il denaro ti offre?
Ti lascio con questo esercizio di riflessione, mentre io torno a studiare, ché la fine del master si avvicina.
Incipit della settimana
Mastrocola, Il dio del fuoco, Einaudi (R)
Efesto viene scagliato dall’Olimpo da sua madre Era a causa della malformazione dei suoi piedi. Cade per 18 giorni e finisce negli abissi. Cresce e sfrutta la sua condizione, massimizza la sua presenza in fondo al mare e scopre come forgiare i metalli (in fondo al mare, sì, dai è mitologia). Scopre l’esistenza del mondo in superficie, comincia ad esplorare e trova la strada che lo porterà fino all’Olimpo, nel bene e nel male. Basta spoiler, però.
52 week challenge
Gli anni che avevo quando ho fatto un salto nel vuoto bello grosso: 26.
ogni newsletter mi chiedo: ma cos'è la week challenge?! che mi sono persa o che cosa non leggo?